15 June 2022

Affitti brevi a Roma: uno sguardo generale su mercato, burocrazia e tasse.

Nel presente articolo si passi ad analizzare tutti gli aspetti legati al mercato, alla burocrazia ed alle tasse relative agli affitti brevi a Roma. Città in cui Easylife house è presente in maniera capillare.

Il mercato degli affitti brevi a Roma

Roma rappresenta la città ideale per mettere a reddito una seconda casa, dal momento che il flusso di turisti durante l’anno è estremamente rilevante. Investire in una seconda casa a Roma specie nell’ambito degli affitti brevi garantisce un occupazione duratura ed un guadagno altrettanto duraturo nel tempo. Ciò nonostante per riuscire a realizzare questo obbiettivo bisogna rispettare determinate regole, in caso contrario i costi di mantenimento della casa andranno a superare i guadagni con il possibile risultato di creare un bilancio negativo nel proprio rendiconto.

Mettere a reddito una seconda casa in una grande città come Roma significa: attenersi a tutte le regole legate alla normativa fiscale degli affitti brevi: saper promuovere la propria seconda casa in particolar modo tramite digital marketing; soddisfare tutte le necessità logistiche legate a manutenzione, pulizia, chek in e chek out degli ospiti; e infine cosa più importante conoscere bene l’andamento del mercato immobiliare di Roma, in particolar modo per quel che riguarda gli affitti per brevi periodi o lunga durata. Si passi ad analizzare nel presente articolo proprio quest’ ultimo aspetto.

Il primo passo per comprendere l’andamento del mercato degli affitti brevi a Roma e quindi comprendere quali sono le strategie giuste sulle quali far leva, è porsi alcune fondamentali domande. Si vuole ricordare in particolar modo tra queste: dove si trova la tua casa vacanza? Che tipo di ospiti intendi accogliere? Quante altre case vacanze sono presenti nel quartiere di Roma in cui hai il tuo immobile? Quali sono i prezzi offerti dai tuoi competitor? Tra i vari servizi che offre Easylife House ai propri clienti c’è anche la consulenza legata alla domanda ed all’offerta del mercato nel quartiere o zona all’interno della quale si è deciso di investire. A tal scopo si fa riferimento ai dataset relativi al flusso turistico nella capitale reperibili dalle piattaforme principali del comune di Roma, i cosiddetti Radar. In base a questi data set ci si può fare un’idea, quanto più scientifica possibile, su come valorizzare il proprio immobile, ovvero a quale prezzo metterlo sul mercato al fine di valorizzarne al massimo la rendita.

Indipendentemente dalla zona di Roma nella quale si intende aprire la propria casa vacanza, bisogna avere chiarezza circa i servizi che si intende offrire. Si passi ad analizzare i punti da seguire per gestire una casa vacanza adibita ad affitti breve a Roma, al fine di gestire la propria abitazione nel modo più professionale possibile.

Innanzi tutto studiare il quartiere. Ci si chiede cosa offra il quartiere in termini di servizi sia pubblici che privati come negozi, supermercati ecc… Come è collegato con il resto della città attraverso i trasporti pubblici, se c’è traffico oppure no. Se si tratta di un quartiere molto popolato o poco popolato. Se ci sono attrazioni turistiche oppure no.

Studiare i competitor presenti in quel quartiere. E’ molto semplice, basta cliccare su google maps la zona di pertinenza del proprio immobile e a fianco digitare “casa vacanze”, vi comparirà la lista. A quel punto approfondire la ricerca sui principali portali OTA. Importante studiare i prezzi stabiliti dai propri competitor in maniera tale da superarli sul mercato creando un’offerta migliore sotto l’aspetto economico e dei costi.

Considerare i costi. Ovviamente come ogni attività che si rispetti bisognerà creare un business plan relativo alle uscite ed ai guadagni, in maniera tale da tastare costantemente se ci si sta avvicinando all’obbiettivo desiderato che è quello di un bilancio attivo. Tutto ciò al di là che si desideri o meno diventare un professionista degli affitti brevi.

Valutare attentamente il rapporto tra guadagno e tempo speso. Come già si è detto tante volte gestire un affitto breve in modo professionale al fine di massimizzare la rendita del proprio immobile comporta molto tempo. Tempo che nella maggior parte dei casi i proprietari degli immobili non possiedono. Da qui l’importanza di affidarsi a società di professionisti nel settore in affitti brevi. Easylife house è una di queste società che garantisce la massima professionalità e la totale adempienza a tutti gli aspetti sin qui analizzati relativi al mercato ed alla sua conoscenza, come pure a tutte le regole relative alla normativa fiscale degli affitti brevi. Si passi ora ad analizzare proprio quest’ ultimo aspetto.

Si consiglia di consultare per maggiori informazioni il nostro sito   www.easylife.house/contatti oppure di contattarci al numero +39 02 8995 4495, o se preferite scriveteci al seguente indirizzo info@easylife.house

Burocrazia e tasse degli affitti brevi a Roma

Quanto visto sin qui ha l’obbiettivo, per il proprietario di un immobile da destinare a locazione breve nella capitale, di creare un offerta che si differenzi quanto più possibile dai propri competitor, in termini di punti di forza e target di riferimento. Il passo successivo è quello di adeguarsi ai termini burocratici legati alla normativa sugli affitti brevi.

Si ricordi che la normativa sugli affitti brevi tende a differenziarsi a seconda della nazione, della regione e del comune dove si svolge tale attività. Si passi ora ad analizzare la normativa specifica da rispettare nella capitale.

Il primo adempimento è legato alla tassa di soggiorno che si applica ai turisti ed ai clienti delle strutture ricettive. L’ammontare della tassa di soggiorno viene stabilito dal comune di riferimento. L’articolo relativo alla tassa di soggiorno a Roma è stato istituito il ° gennaio del 2011 con delibera 38 dell’Assemblea Capitolina. Secondo l’articolo di legge i non residenti che soggiornano nelle strutture ricettive della capitale, sono obbligati a pagare la tassa di soggiorno. La tariffa della tassa di soggiorno corrisponde a 3,5 euro a persona per un massimo di 10 pernottamenti.

In secondo luogo la propria casa dovrà essere inserita nel portale alloggiati della questura di riferimento. Inoltre entro 24 ore dall’arrivo degli ospiti all’interno dell’immobile bisognerà comunicare gli estremi degli ospiti ad ogni chek in all’interno del portale.

All’immobile dovrà essere assegnato il CIR ovvero codice identificativo regionale che viene assegnato a tutte le strutture ricettive extra alberghiere presenti su Roma e su tutto il territorio regionale del Lazio. Come è possibile richiederlo? Basta andare sul sito della regione Lazio  cise.regione.lazio.it/cise/ e farne richiesta. Si ricordi di non confondere il CIR con il CIU il 

codice identificativo univoco che viene rilasciato dal comune di Roma alle attività ricettive per la comunicazione trimestrale del contributo di soggiorno.

Il terzo punto consiste nella registrazione al Radar Lazio. Si tratta di un sistema messo a punto dalla regione per la trasmissione a fine statistici dei flussi turistici. I dati possono essere raccolti tramite la compilazione online di un modello Istat, C/59 e mediante importazione telematica attraverso un file xml, per le strutture che hanno un proprio gestionale.

Insieme al Radar Lazio bisogna inviare la Scia per gli alloggi , per realizzare ciò bisogna presentare la domanda al comune con il proprio numero di protocollo. Una volta iscritti alla struttura Radar Lazio e inviata la Scia bisogna inviare i propri dati relativi ai flussi turistici presenti nella propria struttura tramite il sistema informativo regionale Radar. Per quanto riguarda gli altri adempimenti burocratici e fiscali degli affitti brevi relativi a Roma come ad ogni altra città d’Italia si rimanda al seguente articolo.

Per contatti: www.easylife.house/contatti
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