17 August 2022

Affitti brevi e Aigab: nuove regole per far emergere il sommerso

Nel presente articolo si passi ad analizzare la posizione dell’Aigab in rapporto alle nove norme introdotte dall’Agenzia delle Entrate nell’ambito degli affitti brevi nel provvedimento del 17 Marzo 2022.

Aigab ed affitti brevi

L’Aigab ( associazione italiana gestori affitti brevi) si è espressa di recente a riguardo del provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 17 Marzo 2022 entrato in vigore quest’ anno. L’Aigab si è detta favorevole all’emersione del sommerso e totalmente contraria ai nuovi carichi burocratici in particolar modo verso i nuovi adempimenti di comunicazione dei dati personali, dei contratti e degli immobili locati previsti dall’Agenzia delle Entrate.

Quando si parla di emersione del sommerso s’intende un categorico si alle misure che contrastino il nero, ma a condizione che non vadano a complicare ed appesantire la burocrazia. E’ noto che a partire da quest’anno, quindi nel 2022, è entrato in vigore l’obbligo di comunicare all’Agenzia delle entrate i dati catastali dell’appartamento affittato e l’anno di locazione. Il tutto in modalità on line. La comunicazione deve avvenire entro il 30 Giugno dell’anno successivo dalla data della stipula del contratto.

La collaborazione dell’Aigab con l’agenzia delle Entrate volta a far emergere il sommerso e il nero del settore degli affitti brevi è finalizzata a contribuire in maniera rilevante a produrre occupazione, rilancio delle economie locali ed indotto grazie all'incoming di viaggiatori alto spendenti.

Allo stesso tempo l’Aigab ha evidenziato quanto la compilazione delle Certificazioni Uniche e dei report richiesti dalla normativa è un carico di lavoro abnorme per property manager e che inoltre va espletato in modalità quasi completamente manuale, senza possibilità di usare tracciati o software standard. Da qui la richiesta di snellire tutte le operazioni burocratiche inerenti alla gestione degli affitti brevi.

Allo stato attuale è un dato di fatto che ad essere penalizzati siano proprio quegli operatori che agiscono in linea con i provvedimenti legislativi, dal momento che vengono appesantiti da costi e da un carico di lavoro enorme. Situazione considerata inaccettabile dall’Aigab poiché le persone che operano nell’ambito degli affitti brevi totalmente al di fuori delle norme e degli adempimenti previsti dalla legge tali problematiche non le hanno. Ancor più pesante ed impattante risulta essere la situazione per i property manager degli affitti brevi meno strutturati, se si pensa che sono costretti a fermare il loro lavoro per giorni e giorni al fine di essere certi che tutte le procedure vengano eseguite alla perfezione per non incappare in sanzioni e penali pesanti.

Si consiglia di consultare per maggiori informazioni il nostro sito   www.easylife.house/contatti oppure di contattarci al numero +39 02 8995 4495, o se preferite scriveteci al seguente indirizzo info@easylife.house

Cosa dichiarare all’Agenzia delle Entrate

Le norme entrate in vigore dall’agenzia delle entrate si riferiscono agli affitti brevi. Si voglia ricordare che con affitti brevi ci si riferisce ai contratti di affitto per abitazioni non superiori a 30 giorni, stipulati da persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività d'impresa, anche se includono la fornitura di biancheria e la pulizia della casa. E’ noto ancora che tali norme comprendono anche i contratti di sublocazione e concessione in godimento a terzi, a titolo oneroso, purché siano stipulati sempre da persone fisiche.

Ma a cosa serve di preciso la comunicazione dei dati catastali? E’ noto che i dati catastali vengono comunicati al fine di individuare, con maggior precisione, le caratteristiche del contratto, il periodo di locazione e a identificare esattamente l’immobile nel caso di più contratti relativi a uno stesso proprietario per eventuali verifiche sull’unità immobiliare in base al catasto edilizio urbano e sugli intestatari.

Si ricordi che all’interno dei dati catastali vengono inseriti nell’ordine: nome, cognome e codice fiscale del locatore; durata del contratto; indirizzo dell’immobile locato; importo del corrispettivo lordo; anno di riferimento; dati catastali dell’immobile locato. La comunicazione può avvenire anche in maniera aggregata qualora si tratti di i contratti relativi allo stesso immobile e stipulati dallo stesso locatore. La comunicazione deve essere effettuata solo da coloro che applicano la cedolare secca, ovvero la ritenuta del 21% sui canoni di locazione e i corrispettivi tramite la Certificazione Unica. Per quanto riguarda tutti gli altri operatori, dovranno effettuare la comunicazione entro il 30 Giugno dell’anno successivo dalla firma e dalla data di stipula del contratto.

Si ricordi a conclusione di quanto detto sin qui che Easylife house in qualità di società di intermediazione formata professionisti nell’ambito degli affitti brevi, opera in perfetta sintonia con le normative vigenti e attualmente in vigore.

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