21 April 2023

Casa vacanza: come stabilire il prezzo più giusto

Nel presente articolo si passi ad analizzare le variabili di cui bisogna tener conto per fissare il prezzo più giusto per la propria casa vacanza, al fine di massimizzare i guadagni della stessa e fidelizzare i propri clienti.

Il prezzo più giusto: equilibrio tra costi e tariffe

Se si vuole destinare la propria seconda casa a locazione breve, si presentano diverse problematiche alle quali dover far fronte. Variabili di carattere burocratico legate alla tassazione ed alla normativa sugli affitti brevi, come pure legate al marketing, al miglior modo di promuovere la propria casa vacanza al fine di massimizzarne il guadagno; di carattere logistico, l’arredamento il chek in il chek out ecc…; e ultimo ma non ultimo variabili di carattere strettamente commerciale.  Per quel che riguarda quest’ ultimo aspetto è determinante al fine di determinare la domanda sul mercato della propria casa vacanza, la scelta del prezzo più giusto da stabilire sul proprio immobile. E’ importantissimo conoscere le caratteristiche del mercato degli affitti brevi e tutte le variabili che determinando la domanda e l’offerta di quest’ultimo.

La scelta del prezzo più giusto con il quale far affittare il proprio immobile ha un duplice obbiettivo: massimizzare il guadagno e fidelizzare i propri clienti. Il prezzo più giusto della propria casa vacanza permetterà di evitare di avere a fine anno brutte sorprese sul bilancio quando bisognerà calcolare il rapporto tra entrate ed uscite.

E’ noto che le tariffe relative al proprio immobile da destinare ad affitto breve vengono pubblicate sul proprio sito e sulle OTA ( on line travels agency). Inserendo sempre le dovute maggiorazioni legate al servizio offerto dalle agenzie di supporto.

Nello scegliere il prezzo più giusto per la propria casa vacanza bisogna sempre tener conto del concetto di equilibrio. Esiste un equilibrio importante che deve essere sempre presente al fine di rendere il prezzo il più vantaggioso possibile per clienti quanto per i gestori, e questo equilibrio consiste nell’armonizzare i costi con le tariffe. Si dica che l’equilibrio di cui si sta parlando non è fisso ma variabile nel corso dello stesso anno. La sua variabilità dipende da una serie di fattori, tra i quali bisogna tenere in particolar conto: la stagionalità e il tasso di occupazione.

Proprio per questa caratteristica tipica delle strutture extra alberghiere, esiste un termine tecnico inglese per definire tale determinazione dinamica dei prezzi, l’espressione è: “dynamic pricing”. Un’ espressione molto comune anche in altri ambiti economici come l’e – commerce.

Entrando più nello specifico con dynimic pricing si fa riferimento alla capacità di mantenere i prezzi di un bene materiale variabili in modo intelligente, in base all’andamento dell’offerta e della domanda. Esistono varie tecniche di dynimic pricing, le strutture più grandi ed organizzate utilizzano addirittura software e algoriitmi. Ad ogni modo non è sempre necessario. Si passi ad analizzare quali sono le tecniche più utili per stabilire il dynimic pricing.

Si consiglia di consultare per maggiori informazioni il nostro sito   www.easylife.house/contatti oppure di contattarci al numero +39 02 8995 4495, o se preferite scriveteci al seguente indirizzo info@easylife.house

Importanza del “Dynimic pricing”

Prima di cercare di capire in che modo fissare un tariffario giusto per le strutture extra alberghiere è necessario comprendere quali possono essere le conseguenze di un tariffario sbagliato. Un tariffario sbagliato in primis ci porta a perdere dei soldi e poi, cosa ancor più grave, ci posiziona in maniera negativa sul mercato. Un errore che poi diventa estremamente difficile da cancellare nel corso del tempo. Ovvero alla luce di un errore del genere diventa difficile poi riuscire a persuadere i nostri clienti circa la validità della nostra offerta.

In particolar modo se si fissa un prezzo più basso di quello che è il reale potenziale di rendita del proprio immobile non si fa altro che sminuire lo stesso. Il che comporterà, non solo una perdita economica, ma anche di attirare all’interno della nostra casa vacanza clienti con quel potere di spesa. Il che significherà non poter guadagnare il necessario.

Se invece si fissa un prezzo troppo alto si andrà incontro ad altri tipi di conseguenze: rimanere molto tempo senza ospiti; scontentare i clienti, che  a quel prezzo si aspettano un immobile di maggiore qualità; attirarci recensioni negative, che avranno l’effetto di penalizzare sul mercato la propria casa vacanza.

Il primo passo per fissare un prezzo giusto per la propria casa vacanza è quello di fare un calcolo certosino di tutti i costi. Quando si parla di costi, non si fa riferimento solo a: mutuo, tasse, spese condominiali, utenze. Ma anche ad un gran numero di spese accessorie: pulizia, riparazioni, spese consumabili, servizi extra, kit di benvenuto, ecc….

Senza contare che vi sono molte spese inerenti a costi di manutenzione dell’immobile che vanno spalmati nel corso degli anni. E’ quindi necessario fare una stima complessiva di tutti questi costi per poi arrivare ad una sintesi del costo complessivo giornaliero.

Si consideri ancora che l’immobile va migliorato in base ad i feed back dei clienti che vengono rilasciati nel corso del tempo. A maggior ragione diventa importante stabilire un budget massimo di spesa per: mobili, suppellettili, rifiniture eccetera. Il tutto per mettere agli ospiti di fare la migliore esperienza possibile all’interno dell’immobile.

Il prezzo della casa vacanza non deve essere definito in base alla concorrenza. Ciò nonostante è importante conoscere ciò che fa la concorrenza per avere una visuale dell’andamento del mercato. Ricordandosi che a parità di qualità il cliente tende sempre a scegliere l’infrastruttura con il costo più basso.

L’analisi della concorrenza va fatta periodicamente, tale disamina periodica rientra nell’ambito della dynimic pricing. In questa analisi bisogna tener conto tanto degli elementi in meno quanto degli elementi in più rispetto alla concorrenza. In quest’ ultimo caso bisogna far fruttare ciò che si ha in più, ad esempio una terrazza sul mare in piena estate. La capacità di saper valorizzare gli i punti di forza dell’immobile, in base alla stagione, può concretamente portare un surplus economico notevole per i proprietari di immobili da destinare ad affitti brevi.

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