28 September 2022

Contratto di gestione appartamenti: cosa deve contenere

Nel presente articolo si vuole analizzare il contratto di gestione appartamenti nell’ambito degli affitti brevi. Perché è così importante e cosa deve contenere al fine di essere un buon contratto

Contratto di gestione appartamenti

In linea di massima si può affermare che gestire una proprietà è un operazione piuttosto semplice, diventa complicato quando si frappongono agenti o multiple strutture da gestire. Per questo si rende necessario la stesura di un documento che possa andare a coprire qualsiasi situazione sgradevole che possa venirsi a creare. Siffatto documento deve riguardare l’uso, la gestione e la manutenzione della struttura.

Ma cosa deve contenere un contratto di gestione appartamenti? Il contratto deve contenere gli estremi circa il rapporto tra il proprietario della struttura e l’agente che si occuperà della struttura. Sia che si tratti di un B&B, sia che si tratti di casa vacanza o affitto breve ecc…

E’ noto che gli estremi dei quali si parla all’interno di un contratto tipo mandato a property manager sono relativi: alla durata del contratto e le responsabilità dell’agente, come la riscossione dell’affitto, il mantenere la proprietà conforme alla legge, rimettere in modo trasparente le entrate e gestire l’affitto della proprietà in modo appropriato e inerente alle condizioni di mercato.

E’ ovvio che non si tratta di un elenco completo. Dal momento che quest’ ultimo dovrà adattarsi alle caratteristiche della struttura e dell’agente che si sta cercando. Si ricordi infatti che esistono tante tipologie di rapporto tra proprietario ed agente. Tutto dipende dal grado di coinvolgimento che il proprietario della struttura vuole che l’agenzia in questione abbia nei confronti del proprio immobile.

Una cosa è certa. Nell’ambito degli affitti brevi, un contratto di gestione degli appartamenti è estremamente consigliato. Si passi di seguito a capire il perché.

Il primo motivo per il quale un contratto di gestione casa vacanza è importante, consta nell’assicurarsi che la proprietà non soffra di danni o venga usata in modo inappropriato. Fermo restando che un contratto fatto bene è un contratto che assicura al proprietario che ogni ambito del proprio business non venga trascurato.  

Di regola non bisognerebbe mai accettare un rapporto lavorativo con un agente che si rifiuti di firmare un contratto. Dal momento che si tratta di un documento importante per la propria serenità interiore e che non va mai sotto stimato.

Ne consegue che se un agente non è disposto a firmare un contratto di gestione appartamenti, a giusta ragione bisognerebbe cecarne un altro con migliori intenzioni da questo punto di vista. Ma a tal proposito è bene sottolineare che la maggior parte degli agenti in questo ambito gestiscono i rapporti professionali con la massima trasparenza, ne consegue che è veramente difficile trovare un agente non disposto a firmare un contratto, specie se si tratta di una casa gestita direttamente da Airbnb.

Si consiglia di consultare per maggiori informazioni il nostro sito   www.easylife.house/contatti oppure di contattarci al numero +39 02 8995 4495, o se preferite scriveteci al seguente indirizzo info@easylife.house

Quando si rende necessario un contratto di gestione appartamenti

Ma quando si rende necessario un contratto di gestione? Si dica che non esiste una regola assoluta. Ci sono molti proprietari che si appoggiano ad agenti quando hanno una sola proprietà, altri che ne fanno uso solo quando hanno più proprietà da estire. Ne consegue che statisticamente, in merito non esiste una regola di mercato.  Sebbene come già si è detto e ripetuto tante volte, quando si tratta di affitti brevi, è molto difficile massimizzare il profitto agendo da soli, appoggiarsi a dei professionisti del settore e a società d’intermediazione offre statisticamente parlando dei vantaggi enormi.

Nel dubbio, il consiglio che si vuole dare è quello di confrontarsi con il proprietario di un immobile da gestire in affitto, e ascoltare quindi l’opinione di chi ha già una certa esperienza nel campo al fine di potersi fare un’idea.  Se poi ci si confronta con più proprietari, va ancora meglio, dal momento che si ha la possibilità di allargare ancor di più la propria visuale.

Si dica che il contratto nella gestione degli appartamenti, specie se si parla di affitti bevi è sempre un contratto libero. Quindi non c’è alcun obbligo di inserire un qualcosa di specifico. Si può inserire ciò che si vuole di comune accordo tra il proprietario dell’immobile e l’agente. L’unica parte considerata essenziale è quella presente nella sezione iniziale del contratto, ovvero quella dove sono presenti gli estremi del contratto, dai quali non si può prescindere. A tal proposito si invita a prendere visione di un fac simile.

E cosa accade se nel rapporto contrattuale l’agente decide di rompere una clausola del contratto?  Si dica a tal proposito che il contratto ha sempre un valore legale. Quindi qualora una delle due parti dovesse venire meno ad un impegno preso in sede contrattuale, la parte lesa potrà sempre avvalersi di un avvocato per essere risarcita.

E’ bene sottolineare comunque che in ogni caso è sempre meglio prevenire che curare. Nella maggior parte dei casi infatti si tratta di contese che possono sempre essere risolte trovando un accordo tra le parti, senza far intervenire avvocati o peggio cause legali, con tutte le lungaggini burocratiche che comportano.

Per questo è importante perdere, se è il caso, un po’ più di tempo nella lettura del contratto da entrambe le parti. Per assicurarsi di essere totalmente d’accordo in ogni singolo punto e poter iniziare il rapporto lavorativo senza il minimo dubbio.

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