30 August 2022

Le città di Easylife: turismo e mercato immobiliare

I dataset di turismo e mercato immobiliare nelle città di Easylife: i numeri delle presenze e i costi medi di vendita e affitti brevi a Milano, Roma e Venezia.

Milano e Roma: i dati della ripartenza

Ogni città o paese possiede caratteristiche peculiari che possono e devono essere valorizzate al meglio per ottenere una buona risposta in termini di crescita economica. Per poter fare questo, è innanzitutto importante capire quali sono le risorse fondamentali di quel dato luogo e, una volta compresi i suoi punti di forza, valorizzarli al massimo. Due fattori chiave su cui è indispensabile puntare in contemporanea sono il mercato del lavoro e il turismo e questi due aspetti sono strettamente connessi tra loro, perché l’uno genera l’altro. Attraverso la promozione del turismo infatti si va ad incrementare una buona fetta del mercato del lavoro e dell’economia nazionale, contribuendo alla crescita del Paese. Non è necessario essere titolari di un’impresa privata, di hotel, un Bed & Breakfast o di una struttura ricettiva per ricevere e creare opportunità di lavoro e guadagno. E’ sufficiente anche essere proprietari di un immobile, da destinare ad uso ufficio o abitativo, per poter fare un investimento intelligente che procura incassi certi e offre un buon servizio di hospitality a turisti e lavoratori che viaggiano. Perciò, indipendentemente dalla città o paese in cui si possiede l’immobile, affidarsi ai professionisti del settore è sempre la scelta più oculata. Con Easylife, già presente in diverse città italiane ed estere, è possibile ricavare dal proprio immobile il massimo profitto. In particolare, le città italiane in cui Easylife al momento gestisce numerosi appartamenti destinati alla vendita o agli affitti brevi, sono principalmente Milano, Roma, Venezia e Paestum.

Nello specifico, si tratta di città che hanno tutte un’alta affluenza turistica e, nel caso di Roma e Milano, il mercato del lavoro è variegato e plurale: qui l’ambito del turismo, pur essendo un’importante fetta dell’economia di quelle città, non rappresenta l’unica fonte di sostentamento, come invece spesso accade in città più piccole. In ogni caso, sia che ci si sposti per turismo o che ci si sposti per lavoro, il mercato immobiliare deve rispondere a esigenze sempre nuove e in continuo mutamento.  In base ai dataset aggiornati per quanto riguarda Milano, ad esempio, si nota come l’affluenza turistica, seppure ancora lontana dai grandi numeri del 2019, ha registrato circa 500 mila visitatori in tutta la provincia nel solo mese di luglio, di cui oltre 300 mila nella sola città di Milano. Di questi visitatori, i soggiorni sono per lo più brevi e al di sotto dei 10 giorni. Un dato incoraggiante per il settore degli affitti brevi e del mercato immobiliare, che ha potuto beneficiare dei primi segnali di ripresa dopo il calo del 2020 (fonte: https://www.ilmilanese.news/turismo/turismo-riparte-milano-dati-luglio/ ).

Dati leggermente in calo si registrano a Roma, secondo l’Ente bilaterale del turismo laziale, che attesta poco più di 300 mila arrivi tra maggio e giugno 2021: una ripresa rispetto al 2020, ma un terzo in meno rispetto al 2019. La media della permanenza dei turisti nella capitale è di circa 2 notti e l’occupazione media degli alberghi è di circa il 20% (fonte:  https://www.ilsussidiario.net/news/roma-nel-2021-un-terzo-dei-turisti-del-2019-meta-alberghi-chiusi-e-calo-dell80/2207541/ ). Rispetto a Milano, nella capitale la maggior incidenza dei turisti è straniera, perciò era prevedibile un calo di presenze a seguito della pandemia. Infatti, se una netta ripresa del settore alberghiero a Roma è prevista per il 2023, un trend più stabile si può ipotizzare nel settore degli affitti brevi, dato che la soluzione di soggiornare in un appartamento rappresenta una scelta che garantisce maggior privacy e sicurezza in questo periodo.

Si consiglia di consultare per maggiori informazioni il nostro sito   www.easylife.house/contatti oppure di contattarci al numero +39 02 8995 4495, o se preferite scriveteci al seguente indirizzo info@easylife.house

Venezia, una realtà atipica: i costi in tempo di pandemia

Un discorso a parte merita la città di Venezia, che per la sua particolarità ha sempre rappresentato un caso più unico che raro. Qui addirittura si è sempre verificato il problema contrario al calo del turismo, anzi: si sono sempre dovute studiare soluzioni per riuscire a gestire al meglio e contenere il turismo di massa. In buona sostanza, a Venezia uno dei problemi principali legati alla gestione dei flussi turistici è proprio quello della locazione: non mancano certo le strutture, ma trovare una camera libera o un appartamento in affitto, specie nei periodi ‘caldi’, come quello del Carnevale ad esempio, può diventare un’impresa non semplice. Basti pensare che il 2021 ha fatto registrare una copertura delle strutture alberghiere del 65% e si tratta forse del dato più alto rilevato nelle città turistiche, tant’è che si prevede, per il 2022, l’introduzione di tornelli e contributi d’accesso per i turisti che sbarcano a Venezia, proprio nell’ottica di razionalizzare il flusso dei visitatori (fonte: https://www.ansa.it/veneto/notizie/2021/08/20/nel-2022-venezia-a-numero-chiuso-torna-progetto-tornelli_11da051d-bd08-4e4e-8aa2-a326d21a3fba.html ).

Il mercato immobiliare quindi è particolarmente redditizio in queste zone, comprese quelle del circondario. A riprova di ciò, ecco i dataset sui prezzi medi di vendita e affitto delle case a Venezia relativi al 2020, l’anno della pandemia, che può essere considerato l’emblema della crisi economica del nuovo millennio. Ovviamente, i costi variano da zona a zona: a San Polo e Santa Croce di Venezia, nel maggio 2020, i costi medi della vendita di appartamenti si aggirava intorno ai 5.139 euro al metro quadro, mentre per le locazioni il costo era di circa 17,21 euro al metro quadro. Se invece ci spostiamo nelle zone di Guglie, San Leonardo, Santi Apostoli e San Canciano di Venezia, sempre a maggio 2020, troviamo costi di 4.938 euro al metro quadro per la vendita e 15,62 euro al metro quadro per la locazione. Nella zona di Accademia, Salute, Dorso Duro, San Barnaba e Santa Marta i prezzi medi sono di 5.200 euro al metro quadro per la vendita e 17,47 euro al metro quadro per la locazione. La zona più costosa in assoluto è certamente quella in prossimità del Ponte del Rialto e Piazza San Marco, con prezzi che arrivano a 5.645 euro al metro quadro per la vendita e 16,53 euro al metro quadro per la locazione. La fascia di prezzi più bassa la troviamo invece nelle zone di Arsenale, Giardini della Biennale e Sant’Elena: qui, sempre a maggio 2020, i costi medi sono di 4.255 euro al metro quadro per la vendita e 15,12 euro al metro quadro per l’affitto. Infine, c’è la zona dei Santi Giovanni e Paolo, Santa Maria Formosa e San Francesco della Vigna, con prezzi che hanno raggiunto i 4.737 euro a metro quadro per la vendita e 16,28 

euro a metro quadro per l’affitto (fonte:  https://www.veneziatoday.it/guida/casa/prezzi-case-venezia.html ).

Si evince facilmente quindi che Venezia davvero rappresenta una realtà atipica anche sul mercato immobiliare e che investire nel settore degli affitti brevi, per chi possiede un appartamento nella città lagunare, è una scelta molto redditizia, considerato il turismo di massa, l’alto numero della domanda e l’elevato valore di mercato anche in tempo di pandemia. Con Easylife è possibile avere una valutazione precisa e accurata del proprio immobile e ottenere la sua giusta collocazione e spendibilità nel settore.

Per contatti: www.easylife.house/contatti
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