08 May 2025
Compilazione Modello RLI: Errori da Evitare negli Affitti Brevi
Hai dubbi sulla compilazione del modello RLI per affitti brevi? Scopri gli errori più comuni da evitare e come compilarlo correttamente.
Dati catastali mancanti: un errore che può costare caro
Tra i diversi aspetti che vanno salvaguardati inerenti alla burocrazia degli affitti brevi, v’è anche quello relativo alla compilazione del modello RLI. Dal momento che Easylife House in qualità di società in intermediazione per affitti brevi accompagna i propri clienti lungo tutti i passaggi relativi all’affitto ( burocratici, legati al marketing, logistici e di mercato), nel presente articolo voglio soffermarmi su ciò che non va fatto, ovvero su tutti gli errori che vanno evitati in merito alla compilazione del modello RLI, lo faccio analizzando i seguenti punti:
- Omissione dei Dati Catastali dell'Immobile
- Mancata Comunicazione dell'Opzione per la Cedolare Secca
- Errata Indicazione della Tipologia di Contratto
L’omissione dei dati catastali nell’ambito delle locazioni turistiche può portare non pochi problemi. Passo ad analizzarli uno alla volta. Prima di tutto le sanzioni fiscali, infatti è noto che secondo quanto previsto dal D.P.R. 26 aprile 1986, n. 131, l'omissione dei dati catastali può comportare una sanzione amministrativa che varia dal 120% al 240% dell'imposta di registro dovuta.
L’invalidità di contratto scatta in caso di omissioni dei dati catastali. In tal caso ne consegue che il locatore può potenzialmente essere esposto a controversie legali e alla perdita dei benefici fiscali associati, come l'applicazione della cedolare secca.
Sappiamo che ad oggi c’è l’obbligo di comunicazioni dei dati catastali, obbligo entrato in vigore per le locazioni brevi il 1° gennaio 2023. In caso non solo di omissione, ma anche di incompleta o infedele comunicazione è prevista una sanzione pecuniaria da 250 a 2.000 euro, ridotta alla metà se la trasmissione corretta avviene entro 15 giorni dalla scadenza.
Si è già tante volte detto in questa sede quanto sia importante la reputazione e la fiducia verso la gestione della locazione breve da parte dell’ospite, al fine di una sua potenziale fidelizzazione. Ebbene una gestione accurata e trasparente dei dati catastali contribuisce a costruire fiducia sia con gli inquilini che con le autorità, evitando sospetti di irregolarità o evasione fiscale.
Al fine di evitare di incappare nei sopracitati errori sento sia giusto fornire dei consigli pratici per una corretta gestione della locazione breve. Gli aspetti più importanti da tener in considerazione e salvaguardare sono i seguenti: verificare e inserire correttamente tutti i dati catastali nel modello RLI; utilizzare l'ultima versione del modello RLI disponibile sul sito dell'Agenzia delle Entrate; consultare un professionista o un consulente fiscale in caso di dubbi.
Si consiglia di consultare per maggiori informazioni il nostro sito www.easylife.house/contatti oppure di contattarci al numero +39 02 8995 4495, o se preferite scriveteci al seguente indirizzo info@easylife.house
Cedolare secca e tipologia di contratto: due scelte da non sbagliare nel modello RLI
Cosa accade se nel modello RLI non viene inserita l’opzione per la cedolare secca? Qualora non venga inserita nel modello RLI l’opzione della cedolare secca ci possono essere conseguenze di carattere sia procedurale che fiscale. Passo ad analizzare le principali.
La prima è l’applicazione di imposte ordinarie, che sono: imposta di registro corrispondente al 2% del canone annuo e l’imposta di bollo , corrispondente a 16 euro ogni 4 facciate o ogni 100 righe del contratto. Riguardo alla cedolare secca è altresì importante sottolineare che anche se il contribuente ha indicato nel contratto l’intenzione di aderire alla cedolare secca, la mancata comunicazione nel modello RLI rende l’opzione inefficace.
E’ noto che la cedolare secca deve essere espressamente esercitata tramite il modello RLI entro 30 giorni dalla registrazione del contratto. Qualora venga omessa: non è possibile applicare retroattivamente il regime agevolato; si perde il diritto alla tassazione sostitutiva (21% o 10% in base al caso).
A tutto ciò vanno aggiunte importanti conseguenze fiscali. Infatti Il locatore perde il beneficio della cedolare secca, che sostituisce IRPEF, addizionali, imposta di registro e imposta di bollo e Il reddito da locazione verrà tassato secondo le aliquote IRPEF ordinarie, spesso più elevate.
Come si possono evitare queste situazioni? E quindi come si può rimediare alla mancata comunicazione dell’opzione per la cedolare secca? A tal proposito si dica che in alcuni casi, è possibile correggere l’errore presentando un modello RLI integrativo entro i termini previsti, oppure in sede di proroga o rinnovo del contratto.
A conclusione di quanto detto, il principio base da assimilare e seguire è il seguente: non indicare l’opzione per la cedolare secca nel modello RLI equivale a rinunciarvi, anche se è scritta nel contratto. In tal caso Le imposte ordinarie saranno applicate e non sarà possibile beneficiare del regime fiscale agevolato. In ragion di ciò il nostro consiglio è di stare attenti ed evitare l’errore relativo alla mancata comunicazione dell’opzione per la cedolare secca.
Ultimo ma non ultimo errore da evitare è l’errata indicazione della tipologia di contratto. Tale errore può generare conseguenze fiscali, giuridiche e procedurali rilevanti, soprattutto nell’ambito degli affitti brevi.
Può succedere di presentare un contratto che, quanto a tipologia , non è coerente con la natura dell’accordo. In questo caso l’agenzia delle entrate potrebbe: rifiutare la registrazione; considerare nullo o irregolare il contratto, con effetti negativi sulla validità fiscale e civile.
Altro errore legato alla tipologia di contratto può essere: calcolo scorretto delle imposte (ad esempio, errata applicazione dell’IVA o dell’imposta di registro);esclusione da regimi agevolati, come la cedolare secca, che si applica solo a determinate categorie di contratti abitativi.
I problemi connessi all’ambito contrattuale possono comportare un interessamento dell’agenzia delle entrate in particolar modo se: i dati comunicati non coincidono con quelli inseriti nella Certificazione Unica o nel quadro RL della dichiarazione dei redditi; l’immobile è classificato per finalità turistiche, ma viene registrato come abitazione principale.
A tutto ciò si aggiunga la perdita di tempo e le spese per la rettifica. Infatti correggere un errore nella tipologia contrattuale richiede: la presentazione di un nuovo modello RLI; Il pagamento di sanzioni o imposte integrative; l’eventuale intervento di un professionista (CAF, commercialista), con costi aggiuntivi.
In conclusione errori legati all’errata indicazione della tipologia di contratto comportano: compromissione della validità fiscale e formale dell’operazione, generazione di accertamenti, impedimento di accesso a benefici fiscali e obbligare a rettifiche onerose.
Per contatti: www.easylife.house/contatti
Tel. +39 02 8995 4495
Mail info@easylife.house