22 October 2025

Pagamenti e fatturazione per case vacanza: guida completa 2025

Gestisci una casa vacanza? Scopri come semplificare pagamenti e fatturazione con strumenti digitali pratici e conformi alle norme.

Modalità di pagamento e sistemi di fatturazione nelle case vacanza

In questo articolo voglio approfondire una tematica legata alla burocrazia degli affitti brevi: i pagamenti e la fatturazione delle case vacanze. Lo farò approfondendo i seguenti punti:

  • Tipologie di pagamenti accettati (bonifico, carta, PayPal, piattaforme OTA)
  • Differenze tra fatturazione manuale ed elettronica
  • Documenti fiscali obbligatori per gli affitti brevi

Esistono tanti tipi di pagamenti accettati nel settore delle case vacanza. Passo ad analizzare i principali.

La carta di credito o debito che si suddivide in: Visa, Mastercard, American Express e simili, che sono largamente accettate; tramite gateway di pagamento sicuri (es. Stripe). L’utilità delle carte di credito o debito risiede nel confermare prenotazioni, richiedere acconti o saldo, e ridurre rischi legati a finti pagamenti o cancellazioni improvvise.

Paypal e portafogli elettronici. Sono tante le piattaforme che lo accettano per la flessibilità e la protezione offerta all’utente. Si tratta di strategie che vengono usate in alternativa alla carta di credito diretta.

Il bonifico bancario. Si tratta del sistema di pagamento più utilizzato. Sebbene l’accredito possa richiedere tempo, è utile dal momento che si tratta di una modalità di pagamento tracciabile.

Saldo in struttura, ovvero pagamenti al momento dell’arrivo. In tanti casi il saldo viene pagato direttamente al momento del check in, o in contanti o con carta. E’ un pagamento che richiede chiarezza sul contratto e affidabilità.

Piattaforme OTA (Online Travel Agencies). Spesso il pagamento avviene direttamente alla piattaforma ( Airbnb, booking, ecc…) e poi la piattaforma lo invia, senza commissioni, all’host. E’ una modalità di pagamento nella quale ci possono essere obblighi o vincoli, come quando la piattaforma trattiene l’importo fino alla fine del soggiorno.

Infine i pagamenti manuali tradizionali. I classici assegni, oppure i pagamenti in contanti. Si tratta di pagamenti meno comuni, specie con clienti stranieri. In questi casi avviene il rilascio di ricevute o fatturazione.

Esistono delle differenze tra fatturazione manuale e fatturazione digitale, ed è importante essere a conoscenza di tali differenze, quando si vuole approfondire come tematica quella relativa ai pagamenti ed alla fatturazione.

Tra fatturazione manuale e fatturazione digitale esistono delle differenze. La prima di queste riguarda la modalità di emissione. Nel caso di emissione manuale l’host o il gestore compila la fattura o la ricevuta a mano (su modello cartaceo o PDF generico), inserendo i dati dell’ospite, l’importo e la descrizione del soggiorno.

Nell’emissione digitale o elettronica la fattura viene creata tramite un software gestionale o di fatturazione che genera un file in formato XML e lo invia al Sistema di Interscambio (SdI) dell’Agenzia delle Entrate.

Seconda differenza: trasmissione e conservazione.  Nella fatturazione manuale la fattura viene consegnata all’ospite in formato cartaceo o PDF. L’archiviazione è fisica o in cloud privato. Nella fatturazione digitale l’invio è automatico e tracciato tramite SdI. La conservazione elettronica a norma è obbligatoria per 10 anni e gestita dal software o da un intermediario accreditato.

Terza differenza : errore umano e controllo. Nella fatturazione manuale il margine di errore è più grande (dati errati, doppia numerazione, importi sbagliati). Nella fatturazione digitale i software riducono drasticamente gli errori grazie a controlli automatici su dati, IVA e formato.

Quarta differenza: tempi di gestione ed efficienza. La fatturazione manuale richiede più tempo, soprattutto se le prenotazioni sono numerose o provenienti da più piattaforme (Airbnb, Booking, Vrbo…). La fatturazione digitale automatizza l’intero processo: dalla generazione alla registrazione contabile, con invio automatico al cliente e all’Agenzia delle Entrate.

Quinta differenza: aspetti fiscali e conformità. La fatturazione manuale è ancora ammessa in alcuni casi (es. locazioni occasionali di privati senza partita IVA). La fatturazione digitale è Obbligatoria per titolari di partita IVA e gestori professionali di strutture ricettive o affitti brevi.

Sesta differenza: integrazione con sistemi di pagamento. La fatturazione manuale non consente collegamenti automatici tra incasso e fattura. Tutto va aggiornato manualmente. La fatturazione digitale si integra con gateway di pagamento (Stripe, PayPal, SumUp, ecc.) e gestionali di prenotazione, sincronizzando incassi e documenti fiscali in tempo reale.

Settima differenza: sostenibilità e sicurezza. La fatturazione manuale prevede l’uso di carta ed il rischio di perdita di documenti. La fatturazione digitale non prevede nessun tipo di carta, beckup automatici e tracciabilità totale.

 

Si consiglia di consultare per maggiori informazioni il nostro sito   www.easylife.house/contatti oppure di contattarci al numero +39 02 8995 4495, o se preferite scriveteci al seguente indirizzo info@easylife.house

Documenti fiscali obbligatori per gli affitti brevi e le case vacanza

La conoscenza di quali siano i documenti fiscali obbligatori per chi gestisce affitti brevi o case vacanze è un requisito fondamentale.  Passo ora ad elencare tutti i documenti fiscali obbligatori per gli affitti brevi.

La ricevuta o fattura è il documento principale da rilasciare all’ospite degli affitti brevi dopo il pagamento. Nello specifico se si è un privato, senza partita IVA per ogni pagamento ricevuto bisogna rilasciare una fattura non fiscale seguendo le seguenti modalità: va compilata in duplice copia (una per te, una per l’ospite); se l’importo supera i 77,47 €, va applicata una marca da bollo da 2 €; non serve l’emissione di fattura elettronica; devi comunque dichiarare i redditi da locazione nel modello 730 o Redditi PF.

Nel caso si opera con partita IVA o in forma professionale è obbligatoria la fattura elettronica, da emettere tramite Sistema di Interscambio (SdI). In tal caso bisogna riportare tutti i dati dell’ospite, l’importo, l’IVA (se dovuta) e la descrizione del soggiorno e la fattura va conservata digitalmente per 10 anni.

Il contratto di locazione breve. Tra host ed ospite è importante redigere in contratto anche se di durata inferiore ai 30 giorni. Nel contratto è opportuno specificare:  periodo del soggiorno, importo del canone, eventuali spese incluse (pulizie, utenze), modalità di pagamento, dati anagrafici delle parti. Non c’è bisogno di registrare il contratto all’agenzia delle entrate se inferiore ai trenta giorni, ma comunque va conservato come prova in caso di controlli.

Stando alle nuove normative è obbligatoria la comunicazione alla questura tramite alloggiati web. Entro 24 ore i dati degli ospiti devono essere comunicati tramite il portale Alloggiati Web della Polizia di Stato in più serve richiedere credenziali presso la Questura competente.

L’imposta di soggiorno deve essere riscossa e versata al Comune (se prevista). In alcuni Comuni va presentata una dichiarazione periodica o un rendiconto degli importi riscossi; si ricordi che alcuni portali OTA la gestiscono automaticamente.

Bisogna conservare obbligatoriamente:  copie di bonifici, transazioni elettroniche o estratti conto, eventuali commissioni OTA (Booking, Airbnb, ecc.), fatture dei fornitori (pulizie, manutenzione, servizi). Si tratta di documenti che servono per la contabilità quanto per eventuali controlli fiscali.

In base al tipo di attività e della regione nella quale si opera possono essere richiesti: CIR (Codice Identificativo Regionale) da esporre online e in struttura; CIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) per case vacanza professionali; Dichiarazioni fiscali annuali dei redditi percepiti.

Per contatti: www.easylife.house/contatti
Tel. +39 02 8995 4495
Mail info@easylife.house

Condividi l'articolo

Whatsapp Share