22 January 2025
Quali Sono i Costi per gli Affitti Brevi? Analisi delle Nuove Normative
Nuove leggi sugli affitti brevi: come cambiano i costi e cosa devono sapere i proprietari. Approfondimento completo su tasse e regolamentazioni.
Nel presente articolo passo ad analizzare le nuove leggi sugli affitti brevi, con focus specifico su quali potranno essere i nuovi costi relativi agli affitti brevi. Intendo sviluppare tale tematica approfondendo i seguenti punti:
- analisi dell’impatto economico delle nuove regole su proprietari e gestori;
- come Easylife sta aiutando i suoi clienti a ridurre i costi di adeguamento;
- opportunità per migliorare la qualità del servizio nonostante le difficoltà.
L’Impatto Economico delle Nuove Regole sugli Affitti Brevi: Cosa Cambia per Proprietari e Gestori
Attualmente le entrate relative agli affitti brevi, specie nel settore del turismo, rappresentano un anello importante dell’intero PIL del nostro paese. Con la nuova regolamentazione stanno cambiando anche i costi relativi agli affitti brevi. E’ importante capire in che modo adattarsi a tali cambiamenti per tutti coloro operano in questo settore.
Per affitti brevi si fa riferimento ad abitazioni usate per periodi inferiori ai trenta giorni, per le quali non v’è l’obbligo di registrazione all’agenzia delle Entrate. Gli affitti brevi nelle città turistiche offrono spesso soluzioni in termini economici più flessibili rispetto ai tradizionali Hotel. Sono particolarmente richiesti in periodi di alta stagione o durante eventi locali e consentono ai proprietari di massimizzare i guadagni sfruttando la domanda turistica.
Il costo per chi vuole affittare a breve termine si suddivide in: costi fissi; costi variabili; costi amministrativi. Costi fissi: mutuo, tasse, assicurazioni; costi variabili: pulizie, manutenzione, utenze; costi amministrativi: commissioni per piattaforme come Airbnb, Booking.com, ecc.
E’ facile farsi un idea dell’importo complessivo di tutti questi costi considerando che nei costi fissi rientrano: mutuo o canone di locazione; Tasse di proprietà (IMU, TARI); Assicurazione dell'immobile. Ancora che all’interno dei costi variabili bisogna considerare: Pulizia tra un ospite e l'altro; Manutenzione ordinaria e straordinaria; Utenze (luce, gas, acqua, internet). Che nei costi amministrativi rientrano: commissioni per piattaforme (Airbnb: ~15-20%, Booking.com: ~15%); eventuali consulenze per gestione fiscale o property management. E che infine bisogna anche considerare le tasse ed i contributi, ovvero: cedolare secca al 21% o tassazione ordinaria sul reddito; contributo di soggiorno da versare al Comune (variabile).
Da poco sono uscite le nuove normative sugli affitti brevi che influiscono sia sui costi che sulla gestione degli affitti brevi. Come si è già visto nei precedenti articoli le nuove normative sugli affitti brevi includono: codice identificativo nazionale; cedolare secca; obbligo check in di persona.
Tali normative hanno un impatto non da poco sugli affitti brevi, il quale può essere sintetizzato nei seguenti punti: aumento dei costi operativi; sanzioni per non conformità; aumento della tassazione.
L'obbligo di check-in di persona può incrementare i costi di gestione, soprattutto per i proprietari non residenti o con più proprietà, che potrebbero dover assumere personale dedicato. Il rischio di sanzioni amministrative qualora non venga mostrato il CIN è molto elevato. Alla stessa maniera l'incremento dell'aliquota della cedolare secca al 26% riduce i margini di profitto per i locatori, influenzando la redditività degli affitti brevi.
Si consiglia di consultare per maggiori informazioni il nostro sito www.easylife.house/contatti oppure di contattarci al numero +39 02 8995 4495, o se preferite scriveteci al seguente indirizzo info@easylife.house
Opportunità per migliorare la qualità del servizio nonostante le difficoltà.
Tuttavia per i proprietari è possibile rimanere conformi alle leggi ed ottimizzare i costi nonostante le nuove normative seguendo i seguenti punti: utilizzare o software di gestione; esternalizzare il chek in; ottimizzare la tassazione; ridurre i costi operativi; monitorare le normative; migliorare l’esperienza del cliente.
Per utilizzo dei software di gestione si intende: automatizzare le operazioni e gestire il CIN. Ovvero utilizzare piattaforme come Property Management System (PMS) che possono aiutare a gestire prenotazioni, comunicazioni e check-in/out in conformità con le nuove regole. Gestire il CIN invece significa Utilizzare software che consentano di integrare il Codice Identificativo Nazionale (CIN) negli annunci.
Esternalizzare il chek in si fonda su: affidarsi a servizi locali; automatizzare la documentazione. I servizi locali sono società di gestione immobiliare o property manager che possono occuparsi del check-in fisico, riducendo i costi di tempo e logistica. Automatizzare la documentazione significa impiegare strumenti digitali per semplificare la raccolta dei documenti degli ospiti.
Ottimizzare la tassazione significa considerare: la cedolare secca e la consulenza fiscale. E’ necessario valutare se optare per la cedolare secca al 26% o il regime ordinario, in base al reddito complessivo e alle detrazioni disponibili. Alla stessa maniera è necessario rivolgersi a un commercialista per garantire una gestione fiscale ottimale e rispettare le scadenze.
Nella riduzione dei costi operativi si considerano le collaborazioni locali, l’energia e le utenze. Bisogna stringere accordi con servizi di pulizia o manutenzione locali per ottenere prezzi competitivi. Alla stessa maniera è fondamentale installare soluzioni energetiche efficienti (ad esempio lampadine a LED o termostati smart) per ridurre i costi variabili.
Monitorare le normative implica: aggiornamenti continui e prevenire sanzioni. Quindi Iscriversi a newsletter di settore o partecipare a eventi formativi per essere sempre al corrente delle novità legislative ed ancora verificare regolarmente la conformità di annunci e procedure.
Infine migliorare l’esperienza del cliente che si basa su: offrire extra e recensioni positive. E’ importante creare pacchetti personalizzati (es. tour locali o trasferimenti) per aumentare i ricavi, compensando l’aumento dei costi. Come pure Investire nell’esperienza dell’ospite per aumentare la reputazione e il tasso di occupazione.
Queste strategie permettono di rispettare le leggi, contenere i costi e garantire la competitività nel mercato degli affitti brevi.
Attualmente Easylife House come molte altre agenzie di intermediazione nell’ambito degli affitti brevi stanno aiutando i loro clienti a ridurre i costi di adeguamento. Lo stanno facendo attraverso: digitalizzazione ed automazione; servizi di gestione chiavi in mano; consulenza fiscale e legale; tariffe competitive con fornitori locali; massimizzazione della redditività; formazione per i proprietari.
Grazie a queste soluzioni, le agenzie di affitti brevi non solo semplificano la gestione delle proprietà ma aiutano anche i proprietari a mantenere la redditività nonostante l’aumento dei requisiti normativi.
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